Adobe Flash e Siti Internet: Diavolo o Acqua Santa?
Negli ultimi 10 anni la diffusione di Flash è cresciuta ad un ritmo incalzante. Adoble Flash (in precedenza noto come Macromedia Flash, prima che fosse acquisito dalla casa californiana) è un software grafico molto utilizzato sul web che permette di gestire prevalentemente immagini vettoriali. Attraverso esse, e mediante il supporto per immagini bitmap, per i principali formati audio e recentemente anche per i video ad alta definizione, con Flash è possibile creare complesse animazioni, realizzare effetti grafici stupefacenti, trasmettere video in streaming e molto altro.
Se da un lato Flash permette di usufruire di funzionalità particolarmente avanzate nonchè inaccessibili attraverso i semplici documenti HTML, il suo uso è purtroppo largamente abusato. Se il fine dell’HTML dovrebbe essere quello di marcare i contenuti presenti nelle pagine web, il Flash dovrebbe semplicemente andare a colmare le lacune dell’HTML, in modo da aggiungere dinamicità alle pagine. Flash dovrebbe, quindi, affiancarsi sempre all’HTML senza però sostituirlo completamente dal punto di vista della definizione dei contenuti.
Molti siti, invece, propongono un uso massiccio del software di Adobe. Ogni elemento della pagina (menù, collegamenti, grafica e testi) è realizzato con l’ausilio di Flash, e questo non necessariamente porta dei benefici come si potrebbe ingenuamente pensare. Innanzitutto, da un punto di vista semantico, ciò che può essere realizzato con HTML va realizzato con HTML, se il risultato finale è lo stesso. In secondo luogo, da un punto di vista prestazionale le animazioni sfruttano potenza di calcolo del processore a cui si aggiunge il fatto che i file Flash possono spesso risultare più pesanti, con conseguente sovrautilizzo di banda e tempi di caricamento più lunghi. Per ultimo, ma non per importanza, preme sottolineare la scarsa capacità dei motori di ricerca di indicizzare la maggior parte dei contenuti inclusi nei file Flash. Sebbene negli ultimi mesi la situazione sia leggermente migliorata, e colossi come Google abbiano sviluppato algoritmi in grado di interpretare in parte i siti realizzati col software di Adobe, una pagina costituita principalmente da HTML continua ad essere interpretata al meglio dal motore di ricerca e le viene attribuito un valore immensamente maggiore ai fini del ranking.
Come e quando utilizzare Flash, quindi? Flash non deve, ovviamente, essere visto come qualcosa di negativo, ma deve essere sfruttato laddove le sue caratteristiche siano indispensabili. Creare porzioni del sito con grafica mozzafiato e animazioni è assolutamente lecito, e allo stesso modo avere la necessità di incorporare un filmato nella propria pagina è un’esigenza del tutto plausibile oltre che abbastanza comune. Realizzare un sito interamente in flash, invece, non è la scelta ottimale per i motivi precedentemente menzionati, e si può ben immaginare cosa accadrebbe a Google se si trovasse davanti ad un unico e poco comprensibile file Flash, piuttosto che all’intera mappa del sito e tutte le sue sottopagine, indicizzabili singolarmente e più efficientemente.
Nelle soluzioni proposte da Mediabrand, rientra anche l’utilizzo di Adoble Flash. Il giusto compromesso tra estetica e funzionalità, ci permette di creare siti web che pur conservando la naturale genuinità dell’HTML, incorporano filmati, animazioni ed altri elementi di interattività avanzata.